venerdì 30 giugno 2017

Cheese 2017 le forme del latte, manifestazione internazionale di Slow Food


fonte http://www.lattenews.it/a-settembre-bra-ospitera-lundicesima-edizione-di-cheese/

Cheese, le forme del latte, la manifestazione internazionale di Slow Food e Comune di Bra dedicata al mondo lattiero-caseario di qualità, festeggerà il ventesimo compleanno a Bra (Cn) dal 15 al 18 settembre 2017         (Ndr. La prima edizione ebbe infatti luogo nel 1997).
Filo conduttore di questa edizione sarà il tema gli Stati generali del latte crudo: per la prima volta l’appuntamento ospiterà solo ed esclusivamente formaggi prodotti con latte non sottoposto a pastorizzazione.
«La sfida del latte crudo è ancora tutta da vincere» ha affermato il presidente di Slow Food Carlo Petrini alla presentazione dell’evento, sottolineando come Cheese abbia in questi anni portato alla ribalta le produzioni casearie d’eccellenza e attirato l’attenzione sulle difficoltà quotidiane dei pastori e casari che le difendono in tantissimi territori. 
È motivo d’orgoglio, per esempio, ricordare come l’approccio di Slow Food abbia contribuito a mutare la produzione lattiero-casearia negli Stati Uniti d’America, Paese al centro di questa undicesima edizione della kermesse: «Vent’anni fa non esistevano formaggi a latte crudo. 
Oggi, anche grazie a Cheese, stanno poco alla volta conquistando fette di mercato sempre più importanti. Sono “figli” di Cheese quelle decine di produttori lattiero-caseari che oggi esprimono tutta la bellezza dei territori e della loro diversità, dal Vermont fino alla California e al New Mexico». 
Molto però resta da fare, continua Petrini, perché «il latte crudo non è ancora riconosciuto come elemento distintivo in troppe realtà, anche europee, penalizzando produzioni storiche. Per questo vale la pena di sostenere questa battaglia».

martedì 20 giugno 2017

NUOVO DECRETO SUI CONTROLLI COMPARTO BIOLOGICO


Fonte http://www.lattenews.it/iniziato-liter-del-decreto-sul-controlli-nel-comparto-biologico/

Il 16 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica. 
La norma attua la delega contenuta nel Collegato agricoltura e aggiorna le disposizioni ferme al 1995, adeguandole anche alle sopravvenute leggi europee. Inizia ora l’iter previsto per la definitiva approvazione.
Il provvedimento ha i seguenti obiettivi:
  •  garantire una maggiore tutela del consumatore;
  •  assicurare una maggiore tutela del commercio e della concorrenza;
  •  semplificare e unificare in un solo testo di legge la materia dei controlli sulla produzione agricola biologica;
  •  rendere il sistema dei controlli più efficace anche sotto il profilo della repressione.
Tre le novità principali: 
la prima riguarda il sistema dei controlli: il decreto conferma che il MiPaaf è l’autorità competente per l’organizzazione dei controlli e che delega tali compiti a organismi di controllo privati e autorizzati. L’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione frodi dei prodotti agroalimentari rilascia le autorizzazioni all’esercizio dei compiti di controllo e dunque vigila e controlla l’attività degli organismi.
 Al fine di rafforzare il sistema, al Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri è attribuita, oltre all’attività di controllo sugli operatori, anche quella di vigilanza sugli organismi di controllo.
 Le Regioni e le province autonome conservano ed esercitano l’attività di vigilanza e controllo negli ambiti territoriali di competenza.
La seconda novità contiene le norme contro il conflitto di interessi tra controllori e controllati. In particolare lo schema di decreto legislativo introduce meccanismi a rafforzamento della leale concorrenza e per l’eliminazione dei conflitti di interessi degli organismi di controllo. Per questo si stabilisce che:
  • gli operatori del biologico non possono detenere partecipazioni societarie degli organismi di controllo,
  • gli organismi di controllo non possono controllare per più di 5 anni lo stesso operatore,
  • gli organismi di controllo devono garantire adeguate esperienza e competenza delle risorse umane impiegate.
  • nuovi obblighi di comportamento degli organismi di controllo, che discendono dai principi di trasparenza e correttezza e conseguenti sanzioni amministrative pecuniarie, con funzioni deterrenti.
Infine, la terza novità, l’istituzione di una banca dati pubblica di tutte le transazioni commerciali del settore biologico fruibile da tutti gli operatoti del sistema, per rendere più trasparenti le transazioni e più tempestiva l’azione antifrode e maggiore la tutela dei consumatori.

venerdì 16 giugno 2017

L’EXPORT DI FORMAGGI CRESCE, MA I CONSUMI INTERNI FRENANO !




NEWS fonte http://www.stalledalatte.informatoreagrario.it/attualitagrave/lexport-di-formaggi-cresce-ma-i-consumi-interni-frenano


Le esportazioni dei formaggi italiani nel 2016 hanno sfiorato le 390.000 tonnellate, per un valore di oltre 2,4 miliardi di euro, ma i consumi interni ristagnano. I dati sono stati presentati da Assolatte, l'Associazione degli industriali del settore alla recente assemblea annuale a Milano, che ha confermato alla presidenza Giuseppe Ambrosi per il prossimo triennio. 
Nel giro di 10 anni gli imprenditori del lattiero-caseario italiano, oltre 1.500 aziende, hanno cambiato i connotati del settore: il saldo commerciale dei formaggi, negativo fino al 2007, sfiora i 900 milioni di euro. 

''I primi mesi del 2017 hanno portato dei segnali di miglioramento che fanno pensare che stiamo uscendo dalla crisi'', ha commentato Ambrosi, secondo il quale però occorre lavorare alle criticità tutte italiane, prima tra tutte la scarsa competitività data dalle inefficienze del sistema che si trasformano in costi per le imprese. Quanto alla produzione nazionale, il 2016 si è chiuso con +3,2%,superando i 11,5 milioni di tonnellate. 
Con la fine delle quote latte, infatti, gli allevamenti hanno aumentato le produzioni; di conseguenza sono calate le importazioni di latte in cisterna ed è aumentato il tasso di auto approvvigionamento delle imprese. 
Nessun segnale di ripresa, invece, dal mercato interno: il 2016 si è chiuso con una nuova flessione per il latte alimentare e la maggior riduzione ha riguardato il latte fresco che ha perso il 6,4%.